"Qualche" anno fa, (giusto qualcuno eh?), quando ancora frequentavo le superiori, una mia compagna un bel giorno si presentò in classe con questa torta. Erano ancora i tempi in cui si poteva portare a scuola qualcosa fatto da casa e non era neppure necessaria la liste degli ingredienti (non come adesso che ci vuole la domanda in carta bollata per una tristissima torta confezionata). Non mi ricordo il perché, ogni occasione era buona per far casino, ma ho ancora bene in mente il piatto che stava sulla cattedra mentre la tagliavamo. Chissà se lei se lo ricorda ancora... dopo glielo chiedo.
Comunque, la torta era così buona, ma talmente buona che, già in me si faceva viva l'anima della foodblogger, mi son fatta dare la ricetta. Ne è testimone il vecchio ricettario di mamma che la riporta vergata a mano dalla sottoscritta.
Non mi ricordo se poi l'ho rifatta o meno.
Mia mamma invece sì, e tante, ma tante volte. Perché è davvero buona, ma davvero. E tutte le volte che mia sorella andava a qualche cena/festa/pomeriggio di cazzeggio se la faceva preparare da consegnare come graditissimo dono.
In questa occasione mi è tornata in mente, anche perché a casa mia amano i dolci con la ricotta ed avevano apprezzato quella di mia mamma.
Bando alle ciance ecco il tutto spiegato:
Ingredienti per la base: 300 gr. di farina, 100 gr. di burro morbido, 150 gr. di zucchero, 1 uovo, 1 bustina di lievito
Ingredienti per il ripieno: 300 gr. di ricotta, 100 gr. di zucchero, 50 gr. di mandorle tritate, 1 uovo, 1 confezione di amaretti.
Sbriciolate gli amaretti. In una ciotola riunite tutti gli ingredienti per il ripieno e mescolate bene in modo da ottenere un composto ben omogeneo.
Sulla spianatoia versate la farina a fontana, aggiungete il burro, l'uovo, il lievito e lo zucchero ed impastate con cura il tutto (non rimarrà una pasta ben amalgamata). Dividete l'impasto in due parti. Sbriciolatene una fra le dita coprendo completamente il fondo di una tortiera, precedentemente imburrata ed infarinata. Versate sopra il ripieno preparato badando a distribuirlo in uno strato il più possibile uniforme. Ricoprite con l'altra metà dell'impasto sempre sbriciolato. Infornate a 180° per 50 minuti circa.
servite la torta spolverata di zucchero a velo.
"Le storie... sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia. Questa ricetta la regalo a chi legge. Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità: per questo la lascio liberamente andare per il web"
Anche quest'anno abbiamo pensato di affiancare alla nostra spadellata un momento di solidarietà. Perciò tutti i partecipanti sono stati invitati a donare l'equivalente della spesa per il piatto a sostegno delle famiglie rifugiate ospitate dal Centro Astalli di Roma.
Si può effettuare la donazione tramite bonifico bancario, conto corrente postare o anche online, attraverso Paypal. Tutti i dettagli qui: http://
E comunque se anche non avete cucinato una donazione potete farla lo stesso. Avrete di certo la gratitudine di molti.
Su MammaFelice trovate la raccolta di tutte le ricette.
sembra "la sbriciolata" di mia nonna (buonissima!!!), solo che lei non ci mette amaretti e mandorle dentro. dato che adoro le mandorle la proverò di sicuro!!! :-D
RispondiEliminaCosa ci mette tua nonna? Così prova un'alternativa!
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